31.01.2025
Due milioni di danni per la piena. Consorzio destina 360mila euro ai lavoriPrimi stanziamenti del Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio per i danni provocati dalle ultime piene. Adesso che il livello dei fiumi � tornato nella normalit� � stato possibile per i tecnici del Consorzio effettuare un�accurata ricognizione sui corsi d�acqua e stilare un bilancio dei danni provocati dalla violente piogge dei giorni scorsi. Anche perch� le frane sugli argini spesso avvengono quando le acque si ritirano. I danni riscontrati sul Pescia e Pescia di Collodi ammontano a oltre due milioni. Per gli interventi pi� urgenti il Consorzio del Padule di Fucecchio ha stanziato 360mila euro e ha messo a disposizione i suoi uffici per la progettazione e i vertici dell�ente si sono messi subito al lavoro per il reperimento dei fondi. �Stiamo anche studiando - spiega il presidente Gino Biondi - di reperire altre somme dal bilancio per poter effettuare altri interventi nei punti maggiormente a rischio�. Una prima documentazione � gi� stata inviata alla Protezione civile della Regione e delle Province di Lucca e Pistoia. Per il 12 febbraio inoltre � stata convocata una riunione fra comuni, province, Autorit� di bacino e Regione per predisporre i progetti esecutivi per la messa in sicurezza degli argini e attivare i relativi finanziamenti. �All�incontro - dice il presidente Biondi - sono stati invitati anche i consiglieri regionali del comprensorio e l�assessore Fragai che si � sempre dimostrato sensibile alle nostre problematiche�. �L�evento del 20 gennaio scorso - spiega il direttore generale Franco Fambrini - � stata davvero eccezionale. La nostra stazione pluviometrica sul Battifolle ha registrato la caduta di 210 millimetri di pioggia e 100 a Villa Basilica. Per far capire l�enorme quantit� di acqua che si � abbattuta sulla zona basta dire che in occasione dell�alluvio del 1999 sul Battifolle e su Villa Basilica non si arriv� ai 100 millimetri�. �Gli argini - aggiunge il presidente Gino Biondi - nonostante l�eccezionalit� dell�evento hanno retto all�ondata di piena e questo vuol dire che il lavoro di manutenzione ordinaria che abbiamo effettuato in questi anni ha dato i suoi frutti�. Fambrini sottolinea un altro aspetto, quello dei tempi di corrivazione, vale a dire dei tempi che la piena impiega da monte ad arrivare a valle: �Negli anni passati l�acqua scendeva con una velocit� impressionante e questo rendeva le piene molto pi� pericolose. Adesso anche in questa circostanza abbiamo notato che i tempi di corrivazione tendono ad allungarsi grazie ai lavori che abbiamo effettuato in montagna sul reticolo minore�. |